mercoledì 8 febbraio 2017

La seconda pentecoste


«Lo Spirito Santo regnerà quando anche le mie sofferenze e la croce re­gneranno nelle anime. Fin quando la croce non sarà impressa nelle ani­me, lo Spirito Santo non regnerà!»

Già cinquant’ anni prima del Concilio Vaticano Il Conchita ripete nei suoi scritti: «La Chiesa e il mondo hanno bisogno di una nuova Pentecoste, una seconda Pentecoste, una Pentecoste sacerdo­tale, una Pentecoste più profonda». Gesù le ri­sponde nel 1927: «Prega per questa seconda ve­nuta, per questa nuova Pentecoste… il mondo si oscura perché si è allon­tanato dallo Spirito San­to e tutto il male che suc­cede ha la sua origine in questo… Perciò il mon­do necessita più che mai della seconda venuta dello Spirito Santo, perché Egli disarma e di­strugge satana che si è infiltrato nel cuore del­la Chiesa».

Perciò il Signore chiede a tutti gli uomini di sup­plicare insieme la venuta dello Spirito Santo «attraverso le vostre preghiere, i vostri sacrifi­ci e le lacrime! Lo manderò di nuovo e questo succederà in un modo evidente, efficace che su­sciterà stupore nel mondo e porterà la Chiesa alla santità».

«Dì al Papa che è mia volontà che il mondo cristiano implori lo Spirito Santo, la pace e il Suo regno nei cuori». Questo ha chie­sto il Signore a Conchita esattamente 80 anni fa. «Soltanto questo Spirito Santo può rinnova­re il volto della terra; Egli porterà ai cuori la luce, l’unità e il vero amore… La Chiesa deve proclamarLo, le anime dovrebbero amarLo, tut­to il mondo sia consa­crato a Lui e il mondo vivrà la pace e l’effetto morale e spirituale più profondo anziché il male che lo tormenta».

Settant’anni fa, l’11 marzo 1928, il Signore ha promesso: «Verrà il giorno che si svolgerà a S. Pietro a Roma la con­sacrazione del mondo allo Spirito Santo. È Mio desiderio che l’uni­verso venga consacrato allo Spirito Divino per­ché Egli si spanda su tutta la terra con la nuo­va Pentecoste».

Voglio, figlia mia, che si introduca la comunione domenicale offerta allo Spirito Santo per le mani di Maria, in favore della Chiesa e dei miei sacerdoti. Si istituisca questa pratica nelle cinque Opere della Croce.

Per mezzo della Fraternità sacerdotale, soprattutto dei Vescovi che vi appartengono, si estenda alle Parrocchie, ai Seminari, alle università, ai Collegi e ad ogni Comunità religiosa. Tutti insieme, attraverso il Verbo, a cui il Padre non può negare nulla, devono alzare la voce al Cielo pregando per i miei prediletti sacerdoti. Lo Spirito Santo desidera effondersi ma non trova chi Lo accolga. Desidera cominciare dai sacerdoti: essi saranno il canale attraverso il quale Dio Spirito Santo raggiungerà le anime. Il mondo ha bisogno di un movimento spirituale nuovo, guidato dallo Spirito Santo.

Figlia mia, si metta in pratica questo desiderio, per la gloria soprattutto della terza Persona della Trinità, lo Spirito Santo, Amore del Padre e del Figlio e Cuore della mia chiesa amata“. (Dagli Scritti di Conchita, Cf. CC 39,81)


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