lunedì 21 marzo 2016

VIA CRUCIS MISTICA DALLE RIVELAZIONI DI SUOR BEGHE


Ho desiderato far conoscere questa missione divina dell’anima risuscitata di Gesù Cristo, perché essa fu grandiosa e perché gli uomini l’ignorano quasi tutti totalmente. Dico quasi tutti, perché quando questa conoscenza è data, non foss’altro che alla prima creatura a cui è svelata, la totalità delle creature da istruire ha già ricevuto l’avvio 

"Rivivo questi momenti nella Passione della mia santa Chiesa, poiché quei tormenti sono quelli dei miei figli e di innocenti, a causa della cancrena che si è propagata e che corrode sempre più il Corpo mistico di Gesù Cristo. In questo Corpo rivivo la Passione, la Via Crucis, la crocifissione; e presto la santa Chiesa conoscerà le convulsioni dell’agonia "

"La creatura che mi  conficcò quest’ultimo dolore nel cuore era un centurione romano, come per prefigurare l’accanimento di coloro che, tra i rappresentanti della mia santa Chiesa cattolica romana, si riunirebbero ai suoi nemici, la tradirebbero e la sminuirebbero fin nelle più sante disposizioni. Io fui crocifisso, io fui schernito nella sofferenza della mia morte così crudele, in riparazione dei peccati di coloro che mi insultavano e mi screditavano e poi, giacché niente poteva più raggiungermi allorché il mio corpo era morto, la Roma del mio supplizio trovò il mezzo di suppliziarmi ancora, aprendomi il cuore, mentre esso era abbeverato di sofferenza e di amarezza "


VIA CRUCIS MISTICA
DALLE RIVELAZIONI DI SUOR BEGHE
Questa Via Crucis si basa sulle rivelazioni private ricevute tra il 1993 e il 1995 da una suora belga, suor Beghe; il sacerdote, dottore in teologia, che la segue fin dall’inizio ha constatato che i messaggi celesti rispettano le verità di fede e i dogmi della Chiesa cattolica. Il Signore stesso fornisce la motivazione di questa Via Crucis, affermando: “Ho desiderato far conoscere questa missione divina dell’anima risuscitata di Gesù Cristo, perché essa fu grandiosa e perché gli uomini l’ignorano quasi tutti totalmente. Dico quasi tutti, perché quando questa conoscenza è data, non foss’altro che alla prima creatura a cui è svelata, la totalità delle creature da istruire ha già ricevuto l’avvio (Suor Beghe, La Passione del Signore riferita da Lui, p. 24)”. Tramite la meditazione della Via Crucis si ottengono grandi grazie di amore, di conoscenza e di guarigione spirituale e fisica.    
La beata Angela da Foligno scrisse: “Assorbita nel dolore del Crocifisso, intesi Gesù benedire i devoti della sua Passione: “Siate benedetti per la mano del Padre, voi che avete partecipato e pianto la mia Passione. Voi che, liberati dall’inferno per gli immensi dolori della mia croce, avete avuto pietà di Me; voi che siete stati trovati degni di compatirmi nelle mie torture. Voi, la cui fedele memoria ha custodito profondamente il ricordo della mia Passione…Benedetti dal Padre, benedetti dallo Spirito Santo, con la benedizione che Io darò all’ultimo giorno: perché sono venuto da voi e in luogo di respingermi avete offerto al vostro Dio desolato l’ospitalità del vostro amore…Nell’ora terribile, nell’ora spaventosa, Io vi dirò: venite, o prediletti del Padre mio, perché avevo fame sulla terra, e mi avete dato il pane della vostra pietà”.  
Nel nome del Padre e del  Figlio e dello Spirito Santo. Amen
O Dio, vieni a salvarmi. Signore, vieni presto in mio aiuto.  
Gloria al Padre, Credo  
I STAZIONE
Gesù viene condannato a morte 
Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo.  
Spunto contemplativo:
Il Signore si affida totalmente alla volontà del Padre:  “A partire dal momento in cui Barabba fu liberato, io seppi nella mia santa Umanità che più niente si sarebbe frapposto al susseguirsi dei dolori e il santissimo Cuore di Dio fu stritolato dall’angoscia di ciò che doveva ancora avvenire. Come Dio io sapevo che ero destinato a quel giorno, ma come uomo la mia confidenza in lui era totale e gli lasciavo la totale padronanza degli avvenimenti. Così non rifiutai, nella mia santissima Umanità, la condanna dell’immolazione, ma conservavo anche la totale disponibilità della mia persona alla volontà di Dio, che ad ogni istante poteva soprassedere al corso degli avvenimenti. Io gli ero talmente sottomesso che qualunque cosa avesse deciso mi era cara e conservavo così nel cuore la facoltà di desiderare ancora la vita del corpo.